La figura retorica più amata e più odiata, più complessa e più semplice, più chiara e più oscura, sicuramente la più potente.
Almeno quando il nostro cuore ne coglie il senso.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni