Di cosa vogliamo prenderci cura quest'anno?
Di una pianta? Dei nostri amici? Di noi stessi? E perché non di tutti e tre?
Lasciamo quindi gli attesi dinosauri al loro tempo e iniziamo questa classe terza in compagnia de Il giardiniere dei Sogni di Claudio Gobbetti, un personaggio che ci invoglia, con una rara passione per il suo insolito mestiere, a coltivare i sogni con amore e costanza.
La semplicità e la bellezza delle metafore (e le illustrazioni di Diyana Nikolova) hanno colpito e coinvolto i bambini fin dalla prima lettura, stimolando libere riflessioni relative a speranze e desideri e a ciò in cui vale la pena impegnarsi, mentre le insegnanti hanno guidato i loro primi passi verso tre sentieri paralleli da percorrere e costruire insieme attraverso alcune semplici attività di accoglienza.
1. Prendiamoci cura di una pianta. Partiamo dal percorso più immediato scegliendo di "coltivare" nel senso più stretto del termine: piantiamo un seme e stabiliamo turni di irrigazione e una sistemazione adatta, approfittando (naturalmente!) per riprendere l'argomento dei viventi, dei vegetali e di ciò di cui hanno bisogno per crescere. Su consiglio della collega dal pollice verde, considerando la stagione, gli aspetti pratici/organizzativi, la probabilità di successo e la speranza di portare avanti il progetto per tutto l'anno scolastico, abbiamo personalmente optato per la tecnica della talea applicata a una succulenta: ogni bambino ha scelto, tra quelli recisi da alcune rigogliose piante madri, un piccolo ramo con foglie da inserire nel proprio bicchierino biodegradabile riempito di terra, sperando di poterlo vedere mettere nuove radici! Tra le proposte alternative la creazione di bombe di semi, oppure di una piccola serra o un piccolo orto di classe per i più temerari. Segnalo anche la meravigliosa "talea di potus in provetta" di emozioniinmatematica (da scoprire anche su facebook), abbandonata solo per la difficoltà di reperire i materiali in poco tempo.
2. Prendiamoci cura di un impegno. Coltiviamo i nostri grandi sogni partendo da piccoli obiettivi: da grande voglio fare il poliziotto? Mi impegno per primo a rispettare le regole! Desidero la pace nel mondo? Mi impegno a fare la pace a scuola! Spero in un mondo più pulito? Mi sforzo di fare bene la raccolta differenziata!...e se volessi "solo" fare lo youtuber? Ci vorrà un'idea originale per avere successo! Mi impegno più di tutti, ad allenare la costanza e a lasciarmi ispirare da tutte le esperienze a cui sto andando incontro! Dopo attente condivisioni e riflessioni ciascuno ha scelto un impegno da seminare per fare prendere il volo ai propri sogni, appesi sottoforma di origami tra i libri già in viaggio sopra le nostre teste (il tutto poeticamente ispirato alla nostra prima lettura).

3. Prendiamoci cura di noi. Coltiviamo le nostre menti, aprendoci con curiosità alle idee e ai sogni altrui attraverso diverse letture da fare nostre e rielaborare con la scrittura creativa: avviamo un progetto di promozione di lettura spontanea presentando l'albero dei libri, che ciascuno potrà liberamente contribuire a rendere rigoglioso presentando ai compagni testi che lo hanno colpito, divertito, appassionato e appendendo ai rami una riproduzione delle loro copertine. L'idea è di invogliare alla lettura eliminando obblighi e scadenze, aprendo le porte a qualsiasi genere letterario (anche grazie a momenti periodici di libertà e tranquillità nella biblioteca scolastica) e incoraggiando la condivisione. A tener traccia di tutto questo, una bella copertina realizzata sul quaderno con una prima esperienza di caviardage a partire, non a caso, dalla Filastrocca dell'albero di Sabrina Giarratana:
<<Nel cielo ascolto i tuoi sogni e abbraccio il tuo cuore buono.>>
Buon anno!