CITTADINANZA

Riparare crepe

Nulla apre nel cuore crepe più profonde di gesti e parole scortesi tuttavia, come ci ha insegnato la lettura de Il seme della gentilezza, siamo sempre in tempo per riparare.

L'albo di Britta Teckentrup si presta alla perfezione per celebrare la Giornata mondiale della gentilezza con un'attività quasi magica di drammatizzazione del testo che invita in modo naturale alla riflessione.

1) Preparazione:

- realizzare preventivamente su un cartellone il disegno di una grande crepa diviso in tanti pezzi quanti sono gli alunni e numerare i pezzi consecutivamente a partire dal basso, in modo che la sagoma sembrerà crescere gradualmente ogni volta che si attaccherà un nuovo tassello;

- riportare la sagoma della crepa su cartoncino nero e separare i diversi pezzi avendo cura di apporre sul retro di ciascuno il numero progressivo e una frase tipicamente poco gentile che possa richiamare sentimenti di disagio in chi la riceve (es. "Tu non giochi più!", "Ci hai fatto perdere", "Arrangiati!" ecc...).

2) Far crescere la crepa: dopo aver distribuito casualmente i pezzi realizzati chiamare un alunno per volta rispettando l'ordine progressivo dei pezzi, chiedendo a ciascuno di leggere ad alta voce la frase che vi compare e di attaccarlo al muro (l'insegnante dovrà indicarne la posizione seguendo il modello senza svelarlo alla classe). 

3) Far fiorire la cicatrice: una volta che la crepa si sia allargata minacciosa sul muro sarà possibile trasformarla in un tronco d'albero e farla germogliare distribuendo foglie o fiori di cartoncini colorati e aiutando i bambini, attraverso riflessione condivisa o individuale, a fissarvi una frase alternativa a quella inizialmente ricevuta (es. "Vuoi giocare con me?", "Abbiamo fatto del nostro meglio!", "Ti aiuto io!", ecc..). Questa volta, durante la condivisione, i cartoncini saranno attaccati al muro attorno alla sagoma principale lasciando bene in vista le espressioni gentili.

Come accaduto nell'attività legata al testo Ogni merlo è un merlo, proposta in occasione della Giornata della Memoria, le due distinte fasi permettono di sperimentare molto concretamente sia le emozioni negative che scaturiscono da situazioni spiacevoli subite o provocate, sia il sollievo e la leggerezza che si provano scegliendo invece di agire in modo rispettoso e gentile.

Il contesto protetto della simulazione offre l'occasione di condividere ed esternare esperienze, di approfondire la conoscenza delle proprie e altrui emozioni e di sviluppare sempre maggiore consapevolezza della responsabilità di ciascuno nella costruzione di un mondo per tutti più accogliente.

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La gentilezza cambierà il mondo 🌍💛

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.