Benché io conosca la grammatica a menadito e tragga da questo un forte senso di ordine e pace ne detesto i dettagli, gli esercizi pieni di ambiguità e la necessità di dare un nome e un'etichetta per forza a ogni cosa. Forse per questo, dovendo lavorare su una regola grammaticale, mi sono ritrovata in un sempre divertente e promettente gioco rodariano (o rodaresco? credo che in ogni caso lui apprezzerebbe la licenza!)...del resto, l'unica grammatica che si può amare fino alla fine è quella della fantasia.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni