Possibile che sia da una vita che quando mi chiedono la mia canzone preferita questa mi salti in testa prima delle altre?
Posso ancora, da adulta istruita, maestra e mamma, apprezzare davvero il pezzo di una boyband semi-sconosciuta più di De André, Guccini, Caparezza?
Eppure oggi, trasformata in poesia, mi sembra ancor più di avere motivo di amarla e mi viene ancor più voglia di cantarla.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni