Chi lo avrebbe mai detto, che un giorno avrei riaperto la mia porta a Jack Kerouac?
Esplorando i possibili significati di "poesia ispirata alla musica" mi sono imbattuta in questo trauma adolescenziale: raramente sono arrivata alla fine di un libro tanto affaticata, annoiata e vuota come mi capitò quell'estate con Sulla strada.
"Di certo scriverà le poesie più lunghe e petulanti dell'universo!" ho pensato.
Ne ho letto qualche esempio, ho ordinato online la sua raccolta Mexico city blues.
Pare proprio improvvisi come un jazzista, vi farò sapere.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni