Che dire se non
MERINI UNA DI NOI
quando cercando una poesia a caso da cui rubare qualche verso, ne trovi una che inizia e finisce così:
Amai teneramente dei dolcissimi amanti
senza che essi sapessero mai nulla.
E su questi intessei tele di ragno
e fui preda della mia stessa materia.
In me l’anima c’era della meretrice
della santa della sanguinaria e dell’ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto una isterica.
(Amai teneramente, da La gazza ladra, 1985)
Ecco una grande poetessa che in fondo è una persona normale ed ecco un’ordinaria me che, di fronte alla giostra delle relazioni che tutti noi fanno scendere e salire, si innalza, dunque, a poetessa.
Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni