illustrato da Roberta Rossetti, Verbavolant edizioni
<<Un progetto nato a quattro mani contro la violenza sulle donne e gli stereotipi di genere. Una raccolta di fiabe con protagoniste femminili in cui la trama evolve in maniera diversa da quella che abbiamo ascoltato tante volte: e se fosse Biancaneve a salvare il principe? Dove approderà Malvina dato che è straniera in ogni porto? Come farà Cenerentola, con la sua pelle come il carbone tra la cenere, ad andare al ballo?>>
Nelle mani di @latatamaschio, al secolo Lorenzo Naia, ogni storia perde un po' della sua predeterminazione insinuando che, se perfino Cappuccetto Rosso e Biancaneve possono liberarsi del loro immutabile destino, legato indissolubilmente a quello di valorosi salvatori, magari - perché no! - possiamo farlo anche noi!
Una rivoluzione gentile nella quale cambiamenti di volta in volta stravolgenti o apparentemente marginali ci ricordano che è possibile (e auspicabile!) allontanarsi passo dopo passo da quella che finora è sembrata l'unica strada percorribile, procedendo verso una realtà sempre più libera e sicura per ciascuno.
Dopo la lettura:
Se restassero dubbi sull'intenzione del testo sarebbero le illustrazioni di Roberta Rossetti, la sua esplicita citazione dell'opera Zapatos Rojos di Elina Chauvet e i forti richiami alla cronaca attraverso gli inserti di giornale, a reindirizzare e amplificare la tristemente attuale riflessione sulla violenza di genere e le altre numerose discriminazioni che affliggono la nostra società.
Il proverbiale fil rouge diventa realissimo nel lavoro dell'illustratrice e attraversa questi (finalmente!) non più classici racconti invogliandoci a scrivere finali alternativi.
Nelle classi più alte della primaria e nella scuola secondaria questo gioco può certamente diventare un esercizio di scrittura creativa e una buona occasione per soffermarsi sulla conoscenza di sé, dei propri desideri e obiettivi.