La morte, come l’amore, ha ispirato secoli di produzione artistica, musicale e letteraria. Sull’argomento si possono trovare centinaia di poesie famose e decine di punti di vista diversi, tutti veri, perché tutti noi siamo toccati presto o tardi da questa esperienza e ne attraversiamo obbligatoriamente tutte le sfumature, anche se con tempi e intensità diverse.
Tra chi la celebra come un nuovo inizio (La morte non è una luce che si spegne, Rabindranath Tagore), chi cerca consolazione (La morte non è niente, Henry Scott Holland), chi ne descrive l’oggettiva bruttezza (Una carogna, Charles Baudelaire), chi la brama (Il viandante alla Morte, Hermann Hesse)…io ho scelto chi vede la morte come condizione di una vita che vivremmo in modo decisamente diverso – e non necessariamente migliore!- se fossimo immortali.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni