E di chi può essere questa routine annuale mancante dei due mesi estivi?
"Due mesi di vacanza" diranno i più, invidiosi, tuttologi e giudici.
Due mesi necessari, diciamo noi, che li usiamo, sì, per ritrovare le forze, ma anche per elaborare, capire, rinnovare, evolverci e preparare la strada all'anno successivo. E dunque buon anno a noi, che sia quell'anno in cui la fatica ripaga!
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni