Lo dico sempre che non si sa mai e che non si butta via niente, che ogni angolino di carta è prezioso e così, dopo aver preso aria come biancheria al sole per l'esercizio del 17 maggio, la mia poesia del 15 febbraio finisce pure a pezzi e, rimescolata, diventa ancora una volta una poesia nuova, ancora una volta più bella della vecchia e di nuovo, in qualche strano modo, più efficace nel suo essere più criptica.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni