Questa esperienza è soprattutto un’occasione, di riprendere e godere, elaborare e consumare cose mai lette, mai scritte, mai usate o solo a lungo dimenticate.
Ecco una poesia da uno degli ultimi libri acquistati nascosta in uno dei miei primi amori abbandonati: un pezzo (ancora) di Enrico Testa in un articolo, casualmente pescato su un Artedossier, dal titolo profetico.
Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot
illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni