UN ANNO DI POESIA

25 maggio: poesie da buttare

Con coraggio ripesco questa brutta poesia che avevo nascosto sotto a una ben piazzata videorecensione e che ora cerco di celare dietro una riga e uno sfondo scuro. Una poesia brutta, decisamente la più brutta mai scritta per linguaggio, contenuto e struttura (come da consegna creativa!): oggi la straccio e la butto via per sempre insieme agli ultimi frammenti della rivista utilizzata in questi giorni.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

24 maggio: ritagli

Un inno a chi non ha paura di cambiare e di lasciarsi indietro, anche con dolore, zavorre pesanti sul cuore.

Un componimento autobiografico e autocelebrativo con la collaborazione di Sibilla Aleramo, Eugenio Montale, Pablo Neruda, Giovanni Pascoli…e un vecchio numero di Vanity Fair.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

23 maggio: poesia tronca

Reminiscenze liceali del non-finito michelangiolesco, che lascia allo sguardo del fruitore riempire ciò che manca secondo sua esperienza, volontà e inclinazione giungendo alla piena astrazione di un messaggio universale.

Questi versi tronchi sono per chiunque li voglia riempire.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

22 maggio: poesia smembrata

Mostrando una certa gentilezza

il tempo se n’è andato.

Ha senz’altro fatto del suo meglio.

Il sole rabbrividisce con dolcezza

tra le nubi di tramontana:

affonda -tremante pure lui-

nell'occidente della natura umana.

Ho scelto per questo esercizio un altro brano di Enrico testa, approfittando dell’occasione per proseguire nella lettura della raccolta L’erba di nessuno. Preoccupata di «sprecare» un’opportunità creativa rinnovando qualcosa di già troppo nuovo ho invece scoperto che questa poesia non è propriamente sua ma di Dickinson, e che perfino Testa ha utilizzato alcune tecniche che ho imparato con Bernard Friot: includere, proseguire, modificare, smembrare, ristrutturare, recuperare, dare nuova vita a poesie già scritte.

Oggi mi sono divertita, trasformando alcuni versi sul tempo effimero della vita umana in quello che potrebbe sembrare un monito contro il danno che la civiltà sta procurando alla natura.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

21 maggio: duetto

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

20 maggio: tratti poetici

Ho cercato un grande foglio, il più grande che avevo, e uno strano pennello, il più strano che ho trovato ed ecco che per uscire dallo scrivere consueto lo spazio torna a essere poco. Dopo avere esplorato lo spazio in tutte le forme infine il tema è lo spazio che manca e che anche oltre il foglio sempre soffoca, quando si vuole uscire.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

19 maggio: a pezzettini

Stessa rivista, stessa foto di ieri, ma fatta a pezzi lascia parlare solo i colori…e il sorriso di Witherspoon.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

18 maggio: poesia tra le righe

Doveva forse essere un’altra prova di scrittura nello spazio, ma è stato il supporto oggi a condizionare il pensiero: una vecchia rivista patinata, una luminosa Reese Witherspoon che un po’ sorride un po’ cerca di fare emergere nell’articolo (immagino, non l’ho letto!) la sua umanità. E mi piace davvero molto il risultato, soprattutto per il riferimento al lettore attento proprio in un prodotto grafico in cui i versi si confondono con la pagina su cui si posano.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

17 maggio: poesie a spasso

Fuori dalla zona di comfort, ma a piccoli passi: spargere poesie per la città mi sembra ancora un po' troppo e per ora mi limito a esporle nel mio cortile pensando che sono letteralmente parole al vento e chi lo sa, magari prenderanno il volo e usciranno per la strada.

Magari, visto che ormai le ho stampate, alla fine mi sentirò di portarle a spasso e qualcuno le troverà nascoste in un libro preso in prestito in biblioteca o nel volantino della spesa al supermercato. Chi può dire quante cose sorprendenti posso ancora fare!

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

16 maggio: di stanza in stanza

Al mio soggiorno e al mio enorme divano, il luogo dove mi butto sfatta a fine giornata a godermi L’ora nostra descritta da Saba, quella in cui si intrecciano la tregua della sera e il pensiero di tutto ciò che ci aspetta domani, quello dove si sosta in attesa di un tempo accettabile per trasferirsi nel letto e chiudere gli occhi.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.