UN ANNO DI POESIA

12 settembre: illustre invito

Vieni qui, facciamo una poesia

che non sappia di nulla

e dica tutto lo stesso,

e sia come un rigagnolo di suoni

stentati

che si perde tra le sabbie

e vi muore con un gorgoglio sommesso;

facciamo una suonatina di pianoforte

alla Maurizio Ravel,

una musichetta incoerente

ma senza complicazioni,

che tanto credi proprio

a grattare nel fondo non c’è senso;

facciamo qualcosa di “genere leggero”.

[...]

Suonatina di pianoforte, Eugenio Montale

La fiera delle banalità, a volte, è quanto di più leggero e consolante abbiamo: rispondo all’invito di Montale con una poesia sulle poche ma rassicuranti certezze della vita, come il sole che torna dopo la pioggia. Un soggetto semplice ma non vuoto.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

11 settembre: la mia morte

Questa poesia era già lì da tempo nella testa, da quella mattina di Natale del 2010, il giorno in cui (troppo presto!) ho perso il mio papà.

Dopo tanti anni e tanto lavoro, dopo essermene andata con lui e poi essere, con fatica, rinata, la morte per me rimane null’altro che questo: «per sempre» e «mai più».

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

10 settembre: grandi sulla morte

La morte, come l’amore, ha ispirato secoli di produzione artistica, musicale e letteraria. Sull’argomento si possono trovare centinaia di poesie famose e decine di punti di vista diversi, tutti veri, perché tutti noi siamo toccati presto o tardi da questa esperienza e ne attraversiamo obbligatoriamente tutte le sfumature, anche se con tempi e intensità diverse.

Tra chi la celebra come un nuovo inizio (La morte non è una luce che si spegne, Rabindranath Tagore), chi cerca consolazione (La morte non è niente, Henry Scott Holland), chi ne descrive l’oggettiva bruttezza (Una carogna, Charles Baudelaire), chi la brama (Il viandante alla Morte, Hermann Hesse)…io ho scelto chi vede la morte come condizione di una vita che vivremmo in modo decisamente diverso – e non necessariamente migliore!- se fossimo immortali.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

9 settembre: credo

Questa poesia mi risuona dentro come un atto di sfida, una provocazione, di nuovo un'occasione che questa esperienza mi offre di gridare con coraggio al mondo che persona, che mamma e che maestra voglio essere. A tutti quelli che ogni giorno sogghignano o mi storcono in faccia il naso.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

8 settembre: poesia di valore

Al di là dell’amicizia, dell’amore, della famiglia, oltre la vita, la libertà, le cose scontate e alla base di tutte c’è per me un solo valore universale.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

7 settembre: poetry slam

MA VERAMENTE??

Questa è stata la mia prima reazione quando ho scoperto l’esistenza della Poetry Slam, la versione poetica della RAP battle che Eminem io ti amo ma levati, Sfera Ebbasta non ne parliamo e mi risale la speranza nell’umanità.

Tutti da scoprire la LIPS – Lega Italiana Poetry Slam e i suoi eventi, qui un estratto dell’opera di Simone Savogin, poeta (anzi, slammer!) pluricampione italiano di Poetry Slam.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

6 settembre: forte e piano

La manipolazione di oggi richiede un espediente grafico (che nel corso di questa esperienza ho ben imparato a utilizzare e ad amare) perché si tratta di una manipolazione uditiva: quanto possono  cambiare l’intensità di un testo e il suo impatto emotivo sul pubblico soltanto giocando con il volume di voce? Immaginate di sussurrare all’orecchio di un amante una promessa e poi di urlare le stesse parole a squarciagola da un terrazzo al quarto piano, può cambiare anche il loro significato?

Questa mia poesia dell’11 marzo mi è sembrata perfetta per questo gioco, in cui il volume di voce si abbassa gradualmente placando anche la protagonista lingua velenosa. E se provassi a giocare al contrario…?

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

4 settembre: sinonimi per me

Ogni pagina lucida e patinata

nasconde tra le righe

qualche strappo invisibile

qualche piega insormontabile.

È dietro la foto il vero sorriso

è oltre la carta il pianto:

la realtà è appannaggio

soltanto del lettore più attento.

(mia poesia del 18 maggio)

Come spesso è già accaduto, dalla manipolazione di un mio testo ottengo versi a tratti migliori, risultato ben diverso dalla profanazione dei grandi autori operata con lo stesso metodo! Anche oggi con grande soddisfazione ho giocato con i sinonimi, i loro significati e la loro musicalità trasformando un brano sull’inganno dei modelli di successo in una verità universale.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

3 settembre: sinonimi d'autore

Chi non ha mai visto

Chi non ha mai visto in una stanza buia

Filtrare la luce del giorno

-Levandosi da un corpo adorato

Per accostare le tende

Con gli occhi sfiniti e pesti-

Non può capire quel che cerco di dire,

Quanto lungo fosse l'ultimo bacio, quanto lento

Quanto caldo il suo indugio.

Oscar Wilde

Ho accuratamente scelto, tra tanti, il sinonimo meno scontato per ogni parola e questa, benchè possa sembrare simile, non è più la poesia di Oscar Wilde, né quello è lo stesso appassionato bacio.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

2 settembre: da OpLePo

Oggi scopro OpLePo, ovvero l’Opificio di Letteratura Potenziale: un universo di modelli, strutture, idee creative per la scrittura in cui lo stesso Bernard Friot e perfino Gianni Rodari amerebbero perdersi! Per cominciare a esplorarlo scelgo UN RESPIRO OPLEPLIANO di Marta Minuzzo, un esercizio apparentemente complesso ma che mi affascina, perché parte da un qualsiasi spartito musicale e lo trasforma in una poesia secondo un procedimento ben definito e insieme imprevedibile che lascia le redini della scrittura al destino:

Con te partirò

DO              FA               MI              SOL             FA               SOL             LA                   LA               SOL             SI

bd              hm             gl                nq              hm             nq              pr                   pr               nq              sv

d                 e                 g                 n                a                 a                 p                 r                   e                 s

LA               FA               FA               MI              DO              FA               MI                   DO              LA               DO

pr               hm             hm             gl                bd              hm             gl                   bd              pr               bd

p                 e                 m                e                 d                 a                 l                  b                   r                 u

SOL             SI                LA               SOL             FA               MI              DO                   FA               FA               MI

nq              sv               pr               nq              hm             gl                bd                   hm             hm             gl

n                 o                r                 i                  m                e                 d                 i                   a                 i

SOL             FA               SOL             LA               LA               LA               LA                   LA               SOL             SI

nq              hm             nq              pr               pr               pr               pr                   pr               nq              sv

n                 i                  q                 u                i                  p                r                 e                   z                 z

LA               FA               FA               MI              DO              FA               MI                   DO              LA               DO

pr               hm             hm             gl                bd              hm             gl                   bd              pr               bd

i                  a                 m                e                 z                 z                 i                  o                   p                ie

SOL             SI                LA               SOL             FA               MI              RE

nq              sv               pr               nq              hm             gl                cf

n                 i                  p                 a                 z                 z                 i

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.